L'immagine che ho inserito è un particolare di
un dipinto di Tancredi. Non vi potete immaginare
la sorpresa quando, domenica scorsa, l'ho trovato
visitando nuovamente la Galleria d'arte moderna
di Torino. Ero lì per la mostra su Osvaldo Licini,
che consiglio, e mi sono fatto un giro a vedere
il nuovo allestimento di Danilo Eccher. Non
immaginavo però che quest'opera fosse del
museo, precisamente della Fondazione CRT.
Sono stato un bel pò ad ammirarla, sarà grande
due metri per due. Però, c'è un però! Non era
necessario avere un particolare legame con
Tancredi per accorgersi che era appesa...al
contrario!!! Infatti, le colature di colore andavano
in senso contrario alla gravità, verso l'alto.
A volte Tancredi dipingeva con il supporto a
terra, ma questa volta è indubbio che il dipinto
sia stato fatto verticalmente e alcune colature
gialle non possono che andare verso il basso.
Bah! C'era, infatti, qualcosa che non mi tornava
nel dipinto. La composizione non mi pareva
"corretta", al di là del fatto che non mi capacito
della tecnica che abbia usato per ottenere certi
spettacolari effetti (penso delle spugnature di
colore). Quasi quasi scrivo alla Gam e glielodico :)
Più che spugnature, si direbbero spatolature;)
RispondiEliminaCiao Lia
Ciao Lia, no, no, lo escludo,
RispondiEliminail colore è molto diluito e il
risultato finale di trama di
forme geometriche (perlopiù
rettangoli) deriva dalla
sovrapposizione di molti
strati e velature di colori
diversi, campiture formate
da figure ripetute e intervallate
che seguono traiettorie orizzontali
e oblique. Il colore, per stare
sulla spatola dev'essere più denso.
Grazie del commento, saluti.