venerdì 30 marzo 2012

devo trovare un mecenate (Diario)

......anzi, pensavo ad "una", mecenate.
Qualcuno conosce il telefono di Tamara
Ecclestone? ;)

Vabbè, scherzavo, mi sa che mi sono già
rovinato il Karma la scorsa incarnazione,
con la Ghuggheneim.
Col Nodo Sud in VIII casa, sono cose che
succedono :)

lunedì 26 marzo 2012

Quando uno è illuminato.... (Diario)

....sono le cose che vengono a te,
e non viceversa.
Infatti, ieri, ero
impegnato con mia madre in un
mercatino (sarebbe lungo spiegarne
i motivi) e, mentre mi prendevo
un momento di riposo, mi sovviene
di farmi un giretto per i banchi.
Per la verità, una vaga idea di
cercare qualcosa l'avevo: c'erano
alcuni banchi di libri e mi sono
avvicinato a uno con l'idea di
trovarvi "magicamente" un libro
da aggiungere alla mia biblioteca,
magari di Astrologia (come
avvenne quella volta che al
mercatino di Chivasso scovai
"4 cose sui compleanni mirati"
di Ciro Discepolo).
Cosicchè, senza chiedere nulla al
mercante, mi sono avvicinato alle
casse dei libri, quelle più economiche.


In pochi secondi avevo in mano
un libro - INTONSO - sullo Yoga,
ma non un libro qualsiasi, che
non avrei preso per alcun motivo
(dato che sono già "fulminato"),
bensì l'"Enciclopedia dello Yoga"
di Stefano Piano, un tomo di
420 pagine con oltre 1000 voci,
100 illustrazioni, 300 disegni di
asana e mudra, una bibliografia
enorme, ad opera di uno dei
massimi Indologi Italiani viventi,
allievo dell'Indologo di fama
mondiale Oscar Botto scomparso
di recente, già docente di Indologia
e Sanscrito all'Università di To,
ed ora docente di Storia delle
Religioni alla Facoltà Teologica
dell'Italia Settentrionale e all'Istituto
Superiore di Scienze Religiose,
sempre di Torino (se uno vuole
seguire una qualsiasi via spirituale,
a Torino non ha che l'imbarazzo
della scelta: dai Damanhuriani ai
seguaci di Osho, dagli Hari Krshna
ai Buddhisti di ogni scuola, dalla
tradizione pre-Buddhista Tibetana
Yung-Drun-Bon allo Zen, dallo
Sciamanesimo proveniente da ogni
Latitudine alle discipline olistiche
più disparate, dall'Induismo più
tradizionale al Channelling più
sperimentale, etc. etc.).
Insomma, non è che lo leggerò
sicuramente tutto, ma, quando
avrò bisogno di togliermi un dubbio,
chessò, cosa significa la parola
"Avadhuta", oppure la voglia di
provare una posizione di Hata
Yoga, sarò in grado di farlo.
Quanto ho speso? 3 Euro (prezzo
di copertina della VI edizione
2011, circa 30).


Ma non è finita lì. Vado oltre
e mi si prospetta un banco di

artigianato etnico con prodotti
Tibetani, dai classici incensi,
alle statue, fino ai monili, e.....
una serie bellissima di campane
tibetane. Subito attratto dal suono
meditativo della più grande, dal
diametro di circa 30 centimetri,
mi sono avvicinato e ho iniziato
a chiacchierare, per circa mezzora,
con il ragazzo che le vendeva.
Il suono della campana Tibetana
induce la meditazione e, in alcuni
casi, poichè ognuna genera una
vibrazione diversa, richiama la
vibrazione del suono creativo
primordiale, l'OM (Aum).
Praticante di Buddhismo, aveva
già adocchiato il libro che avevo
con me e la conversazione si è
fatta subito piacevole e cordiale.
Interessatissimo allo strumento
dell'Hang, che io conosco per
via della mia amicizia virtuale
con una band che lo suona,
siamo rimasti intesi di scambiarci
delle e-mail per informazioni
su quel particolare "strumento
musicale". Anche in questo caso
non avevo nessuna intenzione
di comprare alcunchè, solamente
che.....non si possono perdere
delle occasioni del genere per
acquistare oggetti rarissimi da
trovare e dalle qualità così
eccezionali (bellezza, sonorità,
soulfulness, ecc.).
Cosicchè, per soli 35 Euri, mi ha
dato una campana (quella che
potevo permettermi, poichè
quella grande veniva 150 Euro)
il legno per suonarla ed il
cuscinetto in seta su cui tenerla.
Si va ad aggiungere ai cimbali
e alle tablas.


Quasi quasi.....apro una scuola
di Yoga hahah!!! :)




martedì 20 marzo 2012

About friendship (Citazioni)

"Ho molti amici, ma mi chiedo: chi è un
vero amico? Questo dubbio mi assilla.
Puoi dirmi qualcosa?"

La tua domanda parte da un punto di
vista sbagliato. Non chiedere mai: "Chi
è un vero amico?", chiedi piuttosto:
"Sono veramente amico di qualcuno?
"Questa è la domanda giusta. Perché
ti preoccupi degli altri, e ti domandi
se sono o no veri amici?
Il proverbio dice: l'amico vero si
conosce nel bisogno. Ma in fondo
questa è avidità! Questa non è
amicizia, non è amore. Vorresti usare
l'altro come un oggetto, ma nessun
essere umano lo è, ogni uomo è un
fine in sé. Perché ti preoccupi tanto
di chi è un vero amico?

Una coppietta in luna di miele era in
viaggio per la Florida, lungo la strada
fece una sosta in una fattoria dove si
allevavano serpenti a sonagli.
Il padrone li portò a vedere le gabbie
dei serpenti...."Mio Dio!" esclamò la
sposina, "è indubbiamente un lavoro
pericoloso....ma non siete mai stato
morso?"
"Beh, sì..." rispose il proprietario.
"Ma in quel caso cosa fate?"
"Vede signora, porto sempre con me
un coltello affilatissimo, e quando
il serpente mi morde, faccio un
profondo taglio a croce sulla ferita,
e succhio subito il veleno."
"Mio Dio....mi chiedo cosa accadrebbe
se per sbaglio si sedesse sulla tana
di un serpente...." insistette la sposina.
"Cara signora", commentò l'allevatore,
"quel giorno saprò con certezza chi
mi è veramente amico!".

tratto da:
Osho - "Quell'oscuro intervallo
è l'amore" capitolo: L'amicizia è
un'arte sublime

mercoledì 14 marzo 2012

bin o mal.... (Citazioni)

"Noi associamo spontaneamente il bene a Dio.
No; il bene, come il male, non è che un servitore
di Dio. Dio non è il bene, Egli è infinitamente più
del bene. Allora smettete di chiedervi perché Egli
permette che il male esista. Dio permette tutto,
e permette tutto perché utilizza tutto. E voi pure
dovete comprendere come utilizzare il male nei
vostri lavori, esattamente come fa il chimico, il
quale non scarta nulla perché sa utilizzare tutti i
prodotti contenuti nel suo laboratorio, anche i
veleni; perché in un laboratorio c'è bisogno di
tutto. Il chimico deve dunque essere un modello
per noi. Dal momento che nel nostro laboratorio
interiore possediamo il puro e l'impuro,
il luminoso e l'oscuro, quello che ci attira
verso l'alto e quello che ci attira verso il basso,
dobbiamo imparare a utilizzare tutto per
realizzare i disegni di Dio. Ringraziate il Cielo
di avervi creati così come siete, e lavorate!"

[Omraam Mikhaël Aïvanhov]