giovedì 20 ottobre 2011

il problema del male (Riflessioni)



Il problema, alla fine, è sempre
quello: reagire o non reagire
al male?

Si può dire che è un problema
quasi ontologico
, dal momento
che si è proposto per la prima
volta a Dio stesso, creatore di
questo Universo.
Dico "quasi" ontologico e
sottolineo di "questo" Universo,
poichè in origine, ab ovo, in
nuce, ex nihilo (etc., etc., etc.)
dell'Essere, il problema non
esisteva, non essendoci dualità.

Allorchè vi fu la rivolta di Satana
e degli angeli ribelli, Dio cosa
fece? Li sopportò pazientemente?
Rischiò di perdere parte del suo
potere o addirittura di soccombere
(impossibile data la disparità di
potere-essenza)? Forse li amò e
pregò per loro, come dovremmo
fare, secondo l'insegnamento del
suo Figlio, noi uomini di fronte
ai nostri nemici, allorchè ci
sentiamo nel giusto?

Ecco, questi sono i due punti
critici: la reazione che dovremmo
avere verso il male diretto a noi e
la questione su chi sia veramente
nel giusto
.

Dio ovviamente, si sentiva ed
era, nel giusto, in quanto Satana
era stata una sua creatura
(volendo si potrebbe anche
sindacare la sua Volontà, sulla
scorta di quanto avvenne in
seguito, cioè il Diluvio Universale
con lo sterminio umano ed il
successivo pentimento Divino con
la Nuova Alleanza, suggellata, si
dice eternamente, dalla
passione di Cristo).

Diversa è la posizione di noi
esseri umani, quando il male
ci giunge da un altro essere
umano. Chi può essere sicuro
di trovarsi nel giusto, verso
chi ci muove direttamente o
subdolamente guerra?

Questa è la domanda chiave,
che spiega la logica del precetto
Evangelico del perdono
e della
sopportazione, spinta fino al
martirio.

Come notazione di attualità e
macroesempio del tema in
oggetto, vorrei ricordare la
persecuzione dei cristiani copti
egiziani ad opera dell'estremismo
islamico, che li sta uccidendo
senza motivo, con le bombe, o
con squadre di picchiatori, d'altra
parte essi non sembrano affatto
porgere l'altra guancia - l'animus
pugnace avendo da sempre
accompagnato sotterraneamente
la Cristianità, ad esempio negli
Ordini Militari come i Cavalieri
del Tempio.

Un altro esempio, sempre a
riguardo del male sebbene non
proprio on topic a questo post,
mi giunge dalla cronaca di
questi giorni (i post li scrivo
in progress, quando ho tempo
e voglia, quindi si possono
arricchire di riferimenti nuovi).
Abbiamo assistito tutti alle
violenze accadute a Roma Sabato
scorso. Ebbene, fatto salvo un
quoziente di rabbia legittimo
congenito al movimento degli
indignados (essi infatti si
indignano per la sperequazione
nella distribuzione della
ricchezza nei paesi ricchi, e per
le conseguenze che la crisi da
"speculazione finanziaria globale"
e da "debito fuori controllo" -
anche dovuto ad un tenore di
vita gonfiato rispetto ai paesi
poveri in via di sviluppo - avrà
sulle fasce più deboli della
popolazione) che può, se non
giustificare, almeno far capire
gli atti vandalici contro alcuni
simboli del potere economico
(banche e "supermercati" per
vips in primis), devo dire con
fermezza, che la vera e propria
guerriglia urbana contro le
Forze dell'Ordine è stato un
qualcosa di belluino, seppur
largamente prevedibile (visto
quanto già successo in Grecia
- dove i black bloks hanno
preso vere e proprie lezioni
di addestramento) eppure
non previsto e prevenuto ad
opera della nostra "intelligence".
Rivedere i blindati dei Cc
nelle stesse situazioni del G8
di Genova, con gli occupanti
nuovamente a rischio della
vita per lo sfondamento dei
vetri con pietre e pali (il Cc
che guidava, miracolosamente
uscito, "se l'è cavata" con la
frattura nasale, credo), mi
ha riportato allo sgomento di
quei torridi giorni del 2001.
D'altra parte, questo è il Mondo
Signori, le rivoluzioni nel
Maghreb hanno fatto centinaia
di morti, ma qui in Occidente
non li abbiamo pianti (parlo
in generale), sono solo cifre.
Finchè la rivolta non ci tocca
da vicino il sangue non fa
troppa impressione o sdegno.
Ma la crisi ora è globale e
minaccia anche noi.
Ma chi sono i violenti? Qualcuno,
qualche Astrologo, in maniera
ingenua o sin troppo pericolosa
ha addirittura tentato di
delinearne il profilo col solo
ausilio dei simboli Astrologici,
come se fosse minimamente
possibile, e così, giù a dare
addosso ai Nettuniani (rei di
fanatismo visionario, solo una
deriva possibile dei tratti del
pianeta) o ai Plutoniani
(dimenticando, tra l'altro, che
Antares, Alfa Scorpione o Cor
Scorpio, etimologicamente
significa Anti-Ares, e se Ares è
il Dio della guerra - il violento -
il suo opposto sarà una forza
molto superiore, per il suo
potere, e volta al bene, ben
incarnata dalle...........Forze
dell'Ordine). Stranamente
assenti....gli Uraniani, forse
perchè gli Astrologi si
sentono tutti chiamati ed
eletti dall'Arte di Urania
(secondo la mia esperienza
fa molto più un Astrologo
Nettuno che Urano, vabbè).
L'istinto rivoluzionario, l'algida
violenza e l'utopia di Urano,
non sono parsi significativi
per alcuno. E Osama Bin Laden,
il leader di Al Queida, la Rete
del terrore, è nato nei Pesci
(10/3) solo per l'Astrologia
Tropica.
Molti sostengono che i violenti
siano stupidi e ignoranti. Nulla
di più sbagliato. Sono forse
instupiditi da quella stupidità
che deriva da una propensione
alla malvagità, da un'ottica
ristretta e grevemente materiale,
da uno scarso sviluppo spirituale,
ma non sono intellettualmente
minori, anzi. Così come non
sono ignoranti, hanno solo fonti
di informazione diverse da quelle
abituali. A torto si pensa che il
male e la cultura o l'erudizione
siano incompatibili, quasi tutti
i maestri spirituali insistono
sull'influenza negativa del Manas,
della mente o corpo mentale
inferiore, sull'evoluzione umana
dall'ego e dal male che ne può
derivare. Questi giovani si
indottrinano alle fonti della Rete
e della Controinformazione, che
è quasi sempre Dis-informazione,
informazione cattiva e faziosa.
Leggono, e leggono molto, forse
non leggono libri d'evasione o
classici, ai loro occhi vetusti,
bensì saggi - meglio se politici
o socio-economici - quotidiani
partigiani, insomma, ideologia.
O ancora, forse leggono cose
normalissime e la violenza è
solo il frutto della disperazione
nel vedere così compromesso
il loro futuro esistenziale (dai
dati emerge che gli arrestati
provenivano in maggior parte
dalle aree più drammaticamente
depresse del paese, centro e
sud).

Nella logica Divina, solo Dio,
alla fine dei Tempi e col Giudizio
Universale, scrutando nei cuori
degli uomini potrà dividerli in
giusti ed ingiusti e rendere a
ciascuno il suo.
Potrebbe sembrare, al contrario,
che ciascuno, dal suo punto di
vista, si arroghi la presunzione
di essere la vittima e si scagli
contro l'altro accusandolo di
essere un traditore, di averlo
diffamato, di calunniarlo, etc.
Ed è proprio questo ciò che
succede tra gli uomini.

D'altra parte, una ragione ed
un torto esistono, magari non
nettamente ripartiti, ma esistono,
se si crede, come me, nella
Giustizia e nella Verità con le
lettere maiuscole (intese cioè
in senso Trascendentale) qui
ed ora. Quindi, nel Mondo
si continua a pugnare.


Se comunque, alla fine, si
vuole accogliere veramente
l'invito di Gesù Cristo e del Suo
Padre, Creatore di questo Mondo
(tralascio su CHI abbia creato
Lui - per i Cinesi questo CHI
è il Ci o Qi, strana identità tra
semantica Italica e fonologia
Cinese), allora dobbiamo
abbandonarci alla non violenza,
lasciandoci asportare dalla Terra
proprio come nella parabola del
Vangelo di Matteo (13, 24-30)
si lascia asportare il grano
(i giusti) alla Fine dei Tempi,
mentre nel Tempo la zizzania
(i rei) cresce e prospera.

Sia chiaro, però, la fine dei
tempi è solo la fine dei tempi
di questo Universo, non è la
fine di alcun ciclo Cosmico
(tipo le notti di Brahama).


p.s.
Una informazione ai lettori:
desideravo ricordare a tutti
i lettori appassionati di
Astrologia che il Numero 1
del periodico "Ricerca '90"
.....esiste!!!!!

4 commenti:

  1. Ho letto, più o meno.... e ti dico che è arduo distinguere fra giusto ed ingiusto in termini generali, assoluti: ognuno cura il proprio giusto, che corrisponde sovente parecchio anche al proprio vantaggio o presunto tale.

    Che poi questa ricerca della vittoria di ciò che si ritiene giusto (o giustamente vantaggioso o vantaggiosamente giusto) abbia come conseguenza la violenza, non è che il volto dell'estremizzazione del processo che tende a quel dato fine, soprattutto se è osteggiato con analoga intensità da chi vi si oppone.

    Detto cio, noto una certa analogia (dimmi se sbaglio) fra alcuni tuoi argomenti (o citazioni) e una mia recentissima ricerca che mi ha portato alla lettura (pur veloce) di alcuni testi e riflessioni su siti che trattano di Gnosticismo, Kabbala, Teosofia, Religione ebraica.... ho in questi siti attinto qua e là, nella speranza di avere poi la forza di approfondire e di tentare una sintesi, se possibile..... Ciao! ;-)

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  2. Sono concorde sul fatto che non sia possibile tracciare un profilo astrologico di massima del perfetto black bloc. Credo non sia possibile neanche tracciare un profilo sociale di questi soggetti, sarà anche vero che molti sono disperati senza prospettive ma sono convinto anche che altrettanti siano figli di papà che in piazza bruciano le punto e nel garage di casa loro hanno il fuoristrada.
    Mio padre che è attivista politico ha partecipato alla manifestazione e mi ha raccontato che la stragrande maggioranza dei violenti erano giovanissimi, quindicenni a suo dire. Questo mi ha molto colpito.

    Ciao, buon fine settimana!

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  3. @ Enrico:
    Sono d'accordo sul fatto che spesso
    l'utile e vantaggioso si maschera
    da giusto e vero, tuttavia per me
    esistono Vero e Giusto assoluti.
    La misura in cui ci si avvicina
    ad Essi è data da quanto ci si
    allontana dal proprio ego, per
    guardare le cose da un punto
    di vista più vasto ed elevato.
    Come diceva Platone: "Ogni
    problema ha tre soluzioni:
    la mia soluzione, la tua
    soluzione,la soluzione
    giusta". Ciao e grazie del
    commento. ;)

    @ Graziano:
    grazie del commento e
    a presto. Ciao ;)

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  4. @ Enrico bis:
    Ciao Enri, mi sono dimenticato di
    rispondere alla tua domanda.
    Circa le letture che citavi, ho
    letto anch'io qualcosa, ma le
    mie riflessioni vengono principalmente
    dalla mia autocoscienza, ciao ;)

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