sabato 3 settembre 2011

beni & beni (Citazioni)

"In ognuna delle loro imprese,
gli esseri umani hanno la tendenza
a muoversi quasi esclusivamente in
base ai benefici materiali che pensano
di trarne: non vedono quanto sia
inutile concentrarsi su dei beni che,
essendo qualcosa di esterno, non
apparterranno mai loro veramente.
Finché hanno denaro, terreni,
macchine, armi, tutto va bene, essi
si sentono forti e liberi, ma il giorno
in cui ne vengono privati, si sentono
persi. Ecco perché i saggi cercano di
trascinare gli esseri umani su un
cammino dove diverranno forti
interiormente, ricchi interiormente,
affinché le loro armi e le loro
ricchezze appartengano ad essi per
l'eternità. I saggi non sono contro
le nuove realizzazioni della tecnica,
no; anch'essi le utilizzano e ne sono
contentissimi, ma non cadono nella
trappola. Lavorano in un altro campo
che appartiene loro e di cui possono
disporre in qualsiasi momento.
Ecco la vera indipendenza."

[Omraam Mikhaël Aïvanhov]

1 commento:

  1. Mi è venuta in mente, leggendo, una poesia del mio lontano parente Clemente Rebora, che ho pubblicato a suo tempo nel blog... spero non ti dispiaccia se la ricordo qui:

    Sacchi a terra per gli occhi:

    Qualunque cosa tu dica o faccia
    c'è un grido dentro:
    non è per questo, non è per questo!
    E così tutto rimanda
    a una segreta domanda...
    Nell'imminenza di Dio
    la vita fa man bassa
    sulle riserve caduche,
    mentre ciascuno si afferra
    a un suo bene che gli grida: addio!

    Ciao ;-)

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